Affidarsi...In ascolto...La  ParolaE' gioia...

e non dimentichiamo i Salmi!

La Parola che cambia la vita

Isaia: "Eccomi, manda me!..."

Qualcosa si intravede ma occorre ancora imparare ad affiatare i nostri pensieri, i nostri progetti con quelli del nostro Creatore.

           

Veramente tu sei un Dio nascosto...

(Isaia 45,15)
Ma dove sei nascosto?

Quelli che appaiono i potenti della terra potrebbero essere i maledetti:
"Guai a voi, che aggiungete casa a casa
e unite campo a campo,
finché non vi sia più spazio,
e così restate soli ad abitare
nel paese...
Guai a coloro che chiamano
bene il male e male il bene,
che cambiano le tenebre in luce e la luce in tenebre,
che cambiano l'amaro in dolce e il dolce in amaro.
Guai a coloro che si credono sapienti
e si reputano intelligenti..."
(Isaia 5,8;20-21)

Tutti costoro faranno fatica a "vedere" il Signore e, del resto, neppure lo cercano...

Mi ha dimenticato...

Ecco altri a lamentarsi:
"...«Il Signore mi ha abbandonato,
il Signore mi ha dimenticato».
Si dimentica forse una donna del suo bambino,
così da non commuoversi per il figlio delle sue viscere?
Anche se queste donne si dimenticassero,
io invece non ti dimenticherò mai.
Ecco, ti ho disegnato sulle palme delle mie mani,
le tue mura sono sempre davanti a me."
(Isaia 49,14-16)
 

A chi sarebbe stato manifestato il braccio del Signore?

(Isaia 53,1)
Molti si stupiranno di lui...
"Non ha apparenza né bellezza
per attirare i nostri sguardi,
non splendore per provare in lui diletto.
Disprezzato e reietto dagli uomini,
uomo dei dolori che ben conosce il patire,
come uno davanti al quale ci si copre la faccia,
era disprezzato e non ne avevamo alcuna stima.
Eppure egli si è caricato delle nostre sofferenze,
si è addossato i nostri dolori
e noi lo giudicavamo castigato,
percosso da Dio e umiliato.
...
Maltrattato, si lasciò umiliare
e non aprì la sua bocca;
era come agnello condotto al macello,
come pecora muta di fronte ai suoi tosatori,
e non aprì la sua bocca.
Con oppressione e ingiusta sentenza fu tolto di mezzo;
chi si affligge per la sua sorte?
Sì, fu eliminato dalla terra dei viventi,
per l'iniquità del mio popolo fu percosso a morte."
(Isaia 53, 2-4;7-8)

Si tratta di un servo che ha trovato in Dio il suo unico sostegno, che professa a Dio un'assoluta obbedienza, che si esprime in una sorprendente pazienza e dolcezza.
E' proprio lui, il servo sofferente, "l'eletto" da Dio che ha una particolare intimità con il suo Signore, che mette in luce l'immagine di un Dio che sembra nascondersi nella sofferenza e nella debolezza dell'uomo.
Contempliamo quindi il mistero di un uomo mediante il quale si ha anche una nuova rivelazione personale di Dio in quanto Salvatore.
Per riconoscere il "Dio nascosto" occorre un'esistenza segnata dalla gratuità, dal primato dell'amore, dal perdono,...

"... i miei pensieri non sono i vostri pensieri,
le vostre vie non sono le mie vie - oracolo del Signore."

(Isaia 55,8)
   
     


E la Parola si mostra di nuovo efficace...

"Come infatti la pioggia e la neve
scendono dal cielo e non vi ritornano
senza avere irrigato la terra,
senza averla fecondata e fatta germogliare,
perché dia il seme al seminatore
e pane da mangiare,
così sarà della parola
uscita dalla mia bocca:
non ritornerà a me senza effetto,
senza aver operato ciò che desidero
e senza aver compiuto ciò per cui l'ho mandata.
Voi dunque partirete con gioia,
sarete condotti in pace."
(Isaia 55,10-12)