Affidarsi...In ascolto...La  ParolaE' gioia...

Finalmente è gioia...

           

Siate perfetti come è perfetto il Padre vostro...

Non basta conoscere quella che è la volontà di Dio, ma occorre anche diventare simile a lui, obbedendo alla sua volontà. Ne consegue allora una vita nuova, completamente diversa...

Diffondendosi l'amore di Dio nei nostri cuori, noi diventiamo capaci di conoscere che cosa è in se stesso l'amore di Dio (è dalla somiglianza che risulta la conoscenza e non il contrario!), non compiamo più il bene per obbedienza ad una qualche legge ma perché è entrato dentro di noi un amore diverso, simile a quello di Dio.
"Non sono più io che vivo ma è Cristo che vive in me"

Perdiamo il possesso...

Lo Spirito del Signore prende possesso di noi e ci guida a superare tutto ciò che c'è ancora di troppo umano nei nostri pensieri sulle cose di Dio, le nostre vedute "limitate", il nostro attaccamento alle cose terrene.
Questo non esclude che si debba, proprio per questo, passare attraverso prove anche molto penose, accompagnate da un'oscurità interiore, che però ci portano fino a lui: una sorta di "notte oscura dello spirito" e dei "sensi".
 

Amicizia legata a fedeltà

Volendo caratterizzare il punto di arrivo con un termine concreto, si potrebbe parlare di "amicizia".
L'amicizia è, infatti, il compimento di un cammino di relazione, è una pienezza di rapporti affettivi, un fidarsi fino in fondo dell'altro, un sentirsi a proprio agio con l'altro, un'esplosione di gioia.

Gesù stesso vuole che noi, partendo dall'atteggiamento di servi diligenti, diventiamo amici fedeli: "Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamati amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre l'ho fatto conoscere a voi" (Giovanni 15,15).

"Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici. Voi siete miei amici..." (Giovanni 15,13)
   

Ed è gioia perfetta...

Perdendo me stesso nelle braccia paterne di Dio, del mio “Creatore”, ritrovo me stesso ... e, finalmente, la gioia.
Ed è gioia perfetta, quella che si vive nel dare più ancora che nel ricevere, quella che non disdegna di piegarsi sulle sofferenze proprie e altrui (non perché "è bello soffrire" ma perché lì c'è il mistero di Dio che risana ogni esperienza).
Frutto di questo "dialogo" diventa il vivere con amore e pace quell'attimo fuggente che è la nostra vita terrena...