Affidarsi...In ascolto...La  ParolaE' gioia...

e non dimentichiamo i Salmi!

La Parola che cambia la vita

a Geremia: "Va e grida agli orecchi..."

Il cammino è ancora lungo: occorre imparare ad affiatare i nostri pensieri, i nostri progetti con quelli del nostro Creatore.

           

Seguire il Signore può non essere facile...

"Mi hai sedotto, Signore, e io mi sono lasciato sedurre;
mi hai fatto forza e hai prevalso.
Sono diventato oggetto di scherno ogni giorno;
ognuno si fa beffe di me.
Quando parlo, devo gridare,
devo proclamare: «Violenza! Oppressione!».
Così la parola del Signore è diventata per me
motivo di obbrobrio e di scherno ogni giorno.
Mi dicevo: «Non penserò più a lui,
non parlerò più in suo nome!».
Ma nel mio cuore c'era come un fuoco ardente,
chiuso nelle mie ossa;
mi sforzavo di contenerlo,
ma non potevo.
Sentivo le insinuazioni di molti:
«Terrore all'intorno!
Denunciatelo e lo denunceremo».
Tutti i miei amici spiavano la mia caduta:
«Forse si lascerà trarre in inganno,
così noi prevarremo su di lui,
ci prenderemo la nostra vendetta».

Ma il Signore è al mio fianco come un prode valoroso..."
(Geremia 20,7-11)

Nella sua esistenza Geremia sembra l'esempio della riprovazione, non ha moglie, non ha figli, la sua vocazione ad essere profeta lo ha messo contro i concittadini, viene considerato traditore, imprigionato,...
Soltanto in Dio trova la sua sicurezza e la sua consolazione...

E gli effetti della parola non mancano...

"La mia parola non è forse come il fuoco
- oracolo del Signore -
e come un martello che spacca la roccia?"
(Geremia 23,29)