"non sperare"... |
Preferisci non sperare, rimanere fermo perché "intanto il mondo non cambia" e difficilmente si realizzerà il mondo di Amore che sogni?
Se poi non ti fidi, se non ti dai da fare per raggiungere alcuna meta (che valga la pena e che non finisca domani), non ti preoccupare, sei sicuro di arrivare dove volevi, ossia là dove c'è il nulla (dal nulla sei arrivato e nel nulla ritorni!). Che bello! quasi da disperazione! |
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...e se, invece, trovassimo Qualcuno che ci sappia ridare speranza... |
Se mettessimo la persona di Gesù al centro della
nostra vita,
ci identificassimo con lui,
vivessimo come lui, anzi di lui, lasciassimo che sia lui a vivere in noi...,
vivessimo un mondo di verità, di bontà,
di fraternità, di giustizia che è
anche il mondo come Dio lo vede e lo vuole, il Regno di Dio?
Se vivessimo in una realtà di donazione e comunione nella pazienza, nella comprensione, nell'attenzione totale e nella solidarietà concreta? A quel punto, saremmo già nel "Regno di Dio", nel mondo nuovo, anche se affermassimo di non essere credenti. |
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Gesù sapeva però che non sarebbe stato possibile saziare il nostro desiderio
di amore infinito, di giustizia,... qui, tutto e subito. |
Questo sarà possibile solo alla presenza del "Creatore del mondo": per il credente, infatti, è Dio l'approdo ultimo del desiderio umano di felicità.
Il tuo volto, Signore, io cerco. Non nascondermi il tuo volto (Salmo 27,8-9) Come la cerva anela ai corsi d'acqua, così l'anima mia anela a te, o Dio. L'anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente: quando verrò e vedrò il volto di Dio? (Salmo 42,2-3) E' ovvio che se ho basato tutta la mia vita sul suo progetto, sulla sua proposta, ho riposto la mia fiducia nel Signore Gesù, non posso che sperare di poter vedere il suo volto. E non posso credere che questa fame di "conoscenza" (che non mi sono dato io da solo!) vada delusa! Devo poter sperare di vedere il tuo volto! E non ditemi che è "immaginazione", perché anche gli scienziati... |
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Proprio perché ha Dio come termine
ultimo, non chiedetemi come sarà quel momento;
della speranza cristiana si può parlare solo per immagini. |
Un futuro ancora assente, ma progettato dall'uomo, può essere descritto dall'immaginazione; la vita futura dell'uomo in Dio, invece, può essere soltanto suggerita e accennata mediante figure.
"Ora - dice san Paolo - vediamo come in uno specchio, in maniera confusa, ma allora vedremo a faccia a faccia" (1Lettera Corinzi 13,12). L'uomo della speranza sa, comunque, che ogni singola avventura umana e il grande fiume della storia sono incamminati verso la manifestazione piena del Regno di Dio (dove son beati i poveri,...) quando Dio sarà "tutto in tutti" (1Lettera Corinzi 15,28). |
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Nelle giornate di fatica e di gioia... |
... ci sostiene la certezza che un giorno tutte le nostre cadute e i nostri piccoli fallimenti potranno essere vinti e recuperati e che i nostri buoni risultati saranno confermati per sempre. Noi speriamo che anche la morte possa essere vinta e diventi il luogo della nostra pienezza di vita.
Ha un senso affidarsi a Dio come colui che è più grande dell'uomo, che supera ogni realtà, ma che ha lasciato una traccia di sé dentro di noi. La speranza inspiegabile di cui l'uomo vive, attraverso i suoi molti volti, manifesta questa nostalgia dell'Assoluto ed è sostenuta e nutrita dall'incontro con una persona ed il suo mistero: "Cristo Gesù, nostra speranza" (1Lettera Timoteo 1,1). |
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La nostra ricerca ci conduce all'incontro con Gesù e diventa speranza di vita piena.
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Non si esaurisce nella tranquillità di una vita comoda, chiusa nel perimetro angusto dei nostri interessi, ma esige il coraggio della missione, senza altra garanzia che Dio e la sua fedeltà, per spendere la nostra vita nell'amore...
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Accetta un suggerimento:Non aver paura di dover credere. Continua a rispettare gli altri uomini, |