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Nelle mie aspirazioni c'è l'amore, la pace, la solidarietà,...
 

e nel progetto del nostro Creatore?

"Il regno di Dio non è che il regno dell'umanità composta nell'amore"

"Il giorno di Dio è questo: che gli uomini si amino come fratelli e che di tutti gli uomini si faccia un'umanità sola"

(D. M. Turoldo)
 
   

Chi ci ha rivelato questo progetto
ed ha iniziato a realizzarlo
veramente?

E' stato Gesù di Nazaret...

Egli è la realizzazione perfetta del progetto divino. Di Dio non esiste alcuna immagine: unica sua immagine, unico suo segno è l'uomo, ma solo quando ama...

La vicenda di Gesù diventa la vera storia dell'uomo: rappresenta come deve essere l'uomo!

Senza " l'amore dell'altro " non ci può essere la pace!
Solo con atti di amore, con il donarsi agli altri, con l'essere al servizio di tutto ciò che vive ci si può avvicinare a Dio...
   
     

Tra le nostre aspirazioni e il progetto del nostro Creatore
c'è, dunque, sintonia...!

Non dovremmo, anche noi,
diventare "collaboratori" di questo progetto?
Solo così possiamo "realizzarci"...

Come mai non è ancora stato realizzato?

Ci sono le mie "resistenze":
"Io so infatti che in me, cioè nella mia carne, non abita il bene; c'è in me il desiderio del bene, ma non la capacità di attuarlo; infatti io non compio il bene che voglio, ma il male che non voglio." (Lettera Romani 7,19-20)

E ci sono le resistenze degli altri:
- si preferisce conservare una passione rivolta agli interessi personali o di gruppo, al proprio orgoglio, se non a ferire la vita, all'odio,...
- la libertà, che è il nostro più grande dono, è difficile da mantenere: si preferisce deporla al servizio di un altro uomo o delle cose (ricchezza o altro), finendone schiavi (e quindi infelici!), anziché orientarla alla felicità (che necessita invece di verità, di armonia e di pace)...

Che posso fare?

Per realizzare questo progetto ho bisogno di ritrovare me stesso ed andare ad abbeverarmi alla sua fonte.
     

Signore, che io oda la tua parola.
Io ho bisogno di tornare a te, che abiti nel fondo più scuro di me.
Finora ti ho trascinato avanti di peso,
e però anch'io devo esserti sembrato opprimente...
Aiutiamoci, Signore!
(D.M. Turoldo, Diario dell'anima, ed. San Paolo)