C'è solo un uomo- che ha vissuto nella storia la nostra stessa vita, condividendone difficoltà e contraddizioni- che ha insegnato e realizzato nella sua vita il totale "dono di sé" - che vediamo:
E' Gesù di Nazaret... | ||
Solo Lui ha vissuto fino a dare la sua vita per gli uomini, Come è stato possibile tutto questo? Proviamo a pensare che cosa voglia dire "impegnarsi per gli altri", cercare di dare un sollievo a quelli che hanno bisogno di aiuto,... e, come risposta, ricevere una condanna a morte, subire l'oltraggio da parte delle stesse persone che hai cercato di aiutare...
Quale sarebbe stata la nostra reazione? Saremmo fuggiti? Avremmo mandato a quel paese tutti? avremmo imbracciato una mitragliatrice e ucciso tutti quelli che stavano contro di noi, scatenando, a nostra volta, una violenza senza fine...? E, invece, no! Lui è rimasto li, con la croce sulle spalle, a sopportare il peso della nostra condanna, continuando ad amarci («Padre, perdonali, perché non sanno quello che fanno»). | ||
E' lui stesso a rivelarcelo: è grazie a quel rapporto specialissimo che Lui aveva con il Padre , con " il Creatore del mondo " . Non si tratta solo di dire a parole: "credo in Lui" o "non credo". Si tratta di:
Si tratta di fidarsi dell'impossibile: essere certi che morire con Lui, morire per gli altri in un gesto di amore è già vivere la vita nuova, che è vita di dedizione generosa con atteggiamento di povertà radicale e non violenza fiduciosa. Sento già qualcuno dire: "E' un'utopia" ed è vero: è qualcosa che non si trova pienamente se non in un'altra vita ma fin da ora fa procedere verso una vita nuova, al di là dei compromessi, degli egoismi e delle violenze di cui è intessuta la vita degli uomini. Sono i gesti di amore che rivelano nel mondo la presenza di un aldilà che ci avvolge, ci sostiene e ci invita a credere: vedi l'amore di Madre Teresa per i reietti della terra... |