(3) Il mistero non potrà essere svelato

se non con l'aiuto del Creatore del mondo. Perché?

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Ho cercato delle risposte nella Bibbia ma ho trovato anche lì delle cose inesatte: ..."allora Dio nel settimo giorno portò a termine il lavoro che aveva fatto (Genesi 2,2).

Dio plasmò l'uomo con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita e l'uomo divenne un essere vivente..."(Genesi 2,7)
Bella scoperta...
:-) occorre tenere conto che quello era il linguaggio conosciuto all'epoca. Se si fosse parlato di DNA nessuno avrebbe capito...
:-) stiamo cercando di esprimere a parole qualcosa che non comprendiamo... e per Dio un giorno potrebbe non corrispondere ad una rotazione della terra in circa 24 ore...
:-) Dio istruisce il suo popolo...
:-) "In verità, in verità ti dico, noi parliamo di quel che sappiamo e testimoniamo quel che abbiamo veduto, ma voi non accogliete la nostra testimonianza. Se vi ho parlato di cose della terra e non credete, come crederete se vi parlerò di cose del cielo?" (Giovanni 3,11-12)

La Bibbia ci dirà pochissimo sul divenire fisico del mondo e dell'uomo e, per di più, mescolandolo a opinioni fisiche o biologiche legate al passato e dunque in parte superate. Tuttavia ci dirà cose decisive sul senso del cammino umano sulla terra, sul primato della persona, sul carattere definitivo di ogni gesto d'amore e su Colui che dà ad ogni gesto d'amore un significato.
Quando leggo di guarigioni miracolose, di trasformazione dell'acqua in vino, di Gesù che entra a porte chiuse,.. come è possibile tutto questo?
Solo ad un primo sguardo possono sembrare cose impossibili. Per chi conosce i meccanismi con cui è fatto il mondo (ne è il Creatore!) non ci vuole poi molto. I "segreti" dell'universo sono tali per noi, ma non certamente per il Creatore del mondo. Sono fatti di cui anche la scienza intravede la possibilità.
Basta pensare alle "dimensioni" a noi non visibili (o mondo ombra) di cui ci parla la teoria delle stringhe, all'effetto tunnel (alla base sia della costruzione di dispositivi elettronici che usiamo correntemente sia in radioattività; secondo questo principio un gruppo di elettroni può prendere a prestito dal "nulla"(?) sufficiente energia e oltrepassare una barriera di potenziale altrimenti insuperabile) e a tutti gli effetti/leggi fisiche a noi ancora sconosciuti...
Non è necessario violare le leggi della natura per avere questi fenomeni! Ci vuole però la "conoscenza" adeguata, l'informazione,...
Del resto non sembra già essere un "miracolo" che ci sia la vita, che ci siamo noi sul pianeta Terra, con il Sole che ci riscalda...!
 
 
Quando leggo di "risurrezione" (la nuova vita in Dio) di Gesù il Nazareno dopo la morte in croce,... è credibile?
Anche in questo caso, chi cerca dimostrazioni ovviamente andrà deluso: come sia un "risorto" o, meglio, questa "vita nuova in Dio", non ci è dato sapere.
I discepoli dopo la morte di Gesù sono smarriti, delusi ma irrompe la loro gioia quando lo incontrano vivente (cf. Giovanni 20,20: "E i discepoli gioirono al vedere il Signore")? Come si fa a dire che non è credibile la loro testimonianza? Non è assurdo pensare che si siano inventati tutto? Qualcosa di straordinario deve essere accaduto... Per quale motivo finire con l'essere incarcerati, o anche messi a morte, se non corrispondesse al vero quanto da loro raccontato? Certo ci si può inventare che una persona fugge, ha una storia d'amore,... ma non fatti come la morte in croce o l'averlo rivisto dopo la morte...
Siamo in una situazione simile a quella dei due discepoli di Emmaus nella mattina di Pasqua. Gesù è risorto, le donne hanno trovato il sepolcro vuoto (Luca 24,2-6.22-23), ma il loro cuore è ancora appesantito: sono "stolti e tardi di cuore nel credere alla parola dei profeti" (Luca 24,25).
Siamo simili agli apostoli nel Cenacolo, che hanno già sentito parlare della risurrezione e tuttavia sono ancora chiusi in casa per la paura (Giovanni 20,19).
In altre parole, il tempo che viviamo è quello in cui la "buona notizia" del Signore "risorto" è accolta da alcuni ed è respinta da altri, e deve farsi strada fra la diffidenza e il rifiuto. L'evidenza della sua risurrezione e la gloria del suo trionfo permangono velati e vanno contemplati con lo sguardo della fede, occorre sperare "contro ogni speranza" (Lettera Romani 4,18).
Ma perché non riconoscere al nostro Creatore di essere intervenuto proprio in Gesù? Le meraviglie che ci circondano e la nostra stessa capacità di conoscenza non sono lì proprio a dimostrare quanto sia "sapiente"? Non basta avere "l'informazione"? Niente sembra esistere per niente... Il fatto che ci siamo noi, coscienza del mondo (se non ci fossimo noi il mondo non saprebbe di esserci!?): che cosa vuol dire?

Il mistero per ora rimane...

Il mistero del Dio ineffabile e quello, ad esso correlato, della condizione umana rimangono. Fino a dove può giungere il nostro linguaggio e il nostro pensiero nell'esprimere Dio e le altre realtà non mondane?

Non può stupirci il fatto che gran parte della terminologia biblica abbia un carattere analogico e simbolico. Così, quando si parla di Cristo, si dice che è il pane della vita, il buon pastore, la luce del mondo, la vite, l'ultimo Adamo,... o, con un simbolismo anche più sottile, il Signore, il Messia, il Figlio di Dio, il Figlio dell'uomo... Ma proviamo a chiederci come si poteva esprimere diversamente una realtà ignota, che ci supera come uomini...?

E l'interrogativo "Voi, chi dite che io sia?" continua ad essere rivolto anche a noi!

Un mistero religioso induce ad un'intera esistenza di riflessione, in cui non si possono fare affermazioni definitive o arrivare a conclusioni davvero finali...
 
 
La potenza dell'uomo sta nel pensare e comunicare...
Se sono state necessarie tre generazioni di stelle per dare origine a quell'insieme di sostanze chimiche sufficienti per far sorgere la vita e far comparire quel vivente che da animale è diventato Homo Sapiens non possiamo che riconoscere la nostra piccolezza e grandezza allo stesso tempo... come pure la potenza del Creatore... che non può aver fatto tanto per noi senza un progetto per noi... qual è questo progetto?
 
... e, ancor di più, nell'essere libero, nell'esserne consapevole e saper quindi decidersi per un progetto d'amore...
Se il nostro "Creatore", per primo, vuole entrare in comunicazione con noi, con le sue creature, e vuole esprimere il suo amore nei nostri confronti in tutti i modi che cosa possiamo fare noi?
Se non rispondere a questo progetto d'amore?

... ma lo si deve volere e ricercare...

"voglio vedere il tuo volto, Signore.."

Se l'uomo non lo vuole, perché mai il suo "Creatore" dovrebbe rivelarsi a lui?..

ma c'è Qualcuno che ci ha fatto conoscere il "volto" di Dio... Vieni a vedere chi è...