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La porta di entrata al Castello... |
"...è l'orazione e la meditazione:
non dico che sia più la mentale che la vocale, perché se è orazione dev'essere accompagnata da meditazione, in quanto io non chiamo orazione quella in cui non si considera con chi si parla, che cosa si domanda, chi sia colui che domanda e colui a cui si rivolge la domanda anche se le labbra si muovono molto... Chi avesse l'abitudine di parlare con la maestà di Dio come parlerebbe a uno schiavo, senza badare se dice bene o male, ma preferendo ciò che gli viene alla bocca o che sa a memoria per averlo recitato altre volte, non fa, a mio giudizio, orazione, e piaccia a Dio che nessun cristiano preghi in tal modo ... Altri pregano qualche volta al mese, ma col pensiero sempre immerso nei mille affari da cui sono presi, essendoci molto attaccati, perché là dove è il proprio tesoro, è anche il proprio cuore (cfr. Matteo 6,21)..." (da "Castello interiore") |
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Il Signore non ci chiede che due cose... |
"... l'amore di Dio e l'amore del prossimo,
che è ciò a cui dobbiamo impegnarci con tutte le nostre
forze... Il segno più certo, a mio parere, dell'osservanza o no
di questi due precetti è vedere se rispettiamo bene quello dell'amore
del prossimo. Non possiamo infatti conoscere se amiamo Dio pur essendoci
importanti indizi per capirlo, ma se amiamo il prossimo sì. E siate sicuri
che quanto più vedrete d'aver progredito nell'amore del prossimo
tanto più sarete avvantaggiati anche nell'amore di Dio...
Il Signore vuole opere... Credo che la cosa migliore da farsi sia porsi dinanzi al Signore e considerare sia la sua misericordia e grandezza sia la nostra pochezza... ". (da "Castello interiore") |
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Io chiamo meditazione... |
"...un discorso continuato dell'intelletto che si svolge in questo modo:
cominciamo con il pensare alla grazia che Dio ci ha fatto nel darci il
suo unico Figlio, e non ci fermiamo li, ma percorriamo tutti i misteri
della sua vita gloriosa, oppure cominciamo con l'orazione (di Gesù)
nell'orto (del Getsemani) e l'intelletto segue nostro Signore fino alla
crocifissione; oppure prendiamo un brano della passione, per es. la cattura,
e meditiamo su questo mistero considerando tutti i particolari, le circostanze
che son motivo di riflessione o di commozione, come il tradimento di
Giuda, la fuga degli apostoli e il resto... Considera chi egli sia...
Subito accorre la volontà col desiderio di fare qualcosa per ricambiare una simile grazia, di soffrire qualcosa per colui che ha tanto sofferto, e con altre aspirazioni dello stesso genere che occupano la memoria e l'intelletto... ...Passiamo sopra tutto di vero cuore e amiamo chi ci offende, perché questo gran Dio non ha cessato di amarci anche se lo abbiamo molto offeso... Una volta io stavo considerando quale potesse essere la ragione per cui nostro Signore ama tanto la virtù dell'umiltà... Piaccia a Dio di farci la grazia di non perdere mai la conoscenza di noi stessi..." (da "Castello interiore") |
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Il fine dell'orazione... |
"... cercare sempre nuove opere..."
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