E se ci si mette anche la "natura", la catastrofe naturale (tsunami, uragano,...)?

 

Perché un senso di vuoto e di noia, pur non mancando di nulla dal punto di vista materiale?

Un amore finito...
come sto male!

Un brutto voto a scuola!
e i genitori che "rompono"...

Un amico che tradisce le mie aspettative...

 

Un incidente d'auto...

La morte di una persona cara.


perché?

perché
tanta sofferenza?

E se son dolori?...

Nessuno ha la risposta pronta per simili domande ...
ma proviamo a tener presente che:

Qualche parte l'abbiamo anche noi con le nostre scelte...

le guerre: sono sempre inevitabili?

Fenomeni naturali disastrosi sono possibili (vedi struttura del pianeta terra, studi scientifici di decenni...).
Il nostro “Creatore” ha donato intelligenza all'uomo per conoscere la terra e gestire con intelligenza e amore la vita su di essa.
Facciamo tutto quanto è possibile per questo fine? Studi scientifici, protezione civile, responsabili politici, economia, edilizia, turismo...

E se questi momenti di dolore fossero un'occasione per dare una svolta alla nostra vita, un'occasione per crescere, per diventare "grandi"...

E se fossero un richiamo all'essenziale: che cosa è veramente importante? non è che sto perdendo tempo dietro a delle sciocchezze?

E se pensassimo a che cosa fare per evitare che altri soffrano,
anziché restare a crogiolarci nel nostro grande dolore?

"Beato l'uomo che ha cura del debole,
nel giorno della sventura il Signore lo libera"
(Salmo 41,1-2)

Noi spesso cerchiamo di non pensarci, di dimenticare la nostra debolezza: e se volesse dirci: non pensare di essere immortale, è inutile che cerchi di dimostrare a tutti quanto sei forte, potente,...

E se cercassimo una parola di speranza laddove ha parlato chi ci ha pensati, costruiti,...
ci sono tutti i nostri desideri immediati, di salute, benessere,.. eppure c'è anche la nostra speranza in quei beni misteriosi, ma reali e mirabili, che il Padre va preparando nel mondo nuovo...

Provate a pensare che cosa ha provato Gesù di Nazaret , che si è trovato condannato a morire su una croce; la sua unica colpa era stata quella di aver guarito gente malata ed insegnato quel che sapeva sul nostro “Creatore”...
Pensate a cosa voglia dire essere messi a morte pur se innocenti!
Eppure Gesù il Nazareno, il Cristo, colui che ha avuto un rapporto straordinariamente forte con il nostro “Creatore”, ha saputo dare un senso a quello poteva apparire assurdo, privo di senso: ha messo amore dove c'era odio e mettere amore è veramente il massimo del "senso"!
Non dovremmo anche noi unirci alla passione di Gesù e mettere amore sempre, ad ogni costo, in tutto quel che facciamo ed anche (e soprattutto) nei momenti di sofferenza, se vogliamo diventare sempre più "umani"?

 

Un' esperienza...

Mario racconta :

Mi sentivo solo (cercavo l'amore di una ragazza e non lo trovavo, i miei genitori hanno sempre avuto altro da pensare che a me,...), mi sentivo vuoto, senza prospettive (che cosa ne faccio della mia vita?...), ed all'improvviso ho scoperto che:
donare la mia vita agli altri, a tutti quelli che hanno bisogno, spendermi per loro
è una grossa opportunità: ho un sacco di amici, non sono più solo, sono utile a qualcuno. Provo una grande gioia dentro. Non lo faccio per interesse o perché mi aspetto qualcosa... quando cercavo solo una persona da amare, non la trovavo e quando la trovavo mi creavo un sacco di aspettative, mi aspettavo di ricevere amore a mia volta; "mi aspettavo" e ricevevo delusioni... perché? qual è il vero amore? non è che cercavo quello che non si può ottenere?
A volte occorre saper guardare in alto...

Quando non capiamo e vediamo "buio"... è perché siamo in "gestazione" verso una vita nuova...