Che senso ha? | Chi-come-perché | Che cercate? | Che fare? | ||
3 sensi... | ...poi altri 3 o 4 | a tu per tu... | e per me? | ||
una storia d'amore |
il bello... | Annalena | Teresa | ||
per le scelte... | |||||
se son dolori | |||||
spazio a... |
e se non fosse proprio così? |
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"Voglio ringraziarti, Signore, per
il dono della vita. Ho letto da qualche parte che gli uomini sono angeli con un'ala soltanto: possono volare solo rimanendoti abbracciati. A volte nei momenti di confidenza, oso pensare, Signore, che anche tu abbia un'ala soltanto. L'altra la tieni nascosta: forse per farmi capire che tu non vuoi volare senza di me. Per questo mi hai dato la vita: perché io fossi tuo compagno di volo. Insegnami, allora, a librarmi con te. Perché vivere non è "trascinare la vita", non è "strappare la vita", non è "rosicchiare la vita". Vivere è abbandonarsi, come un gabbiano, all'ebbrezza del vento. Vivere è assaporare l'avventura della libertà. Vivere è stendere l'ala, l'unica ala, con la fiducia di chi sa di avere nel volo un partner grande come te! (Tonino Bello) |
Signore,
mettici al servizio dei nostri fratelli che vivono e muoiono nella povertà e nella fame in tutto il mondo. Affidali a noi oggi; dà il loro pane quotidiano insieme al nostro amore pieno di comprensione, di pace, di gioia. Signore, fai di me uno strumento della tua pace, affinché io possa portare l'amore dove c'è l'odio, lo spirito del perdono dove c'è l'ingiustizia, l'armonia dove c'è la discordia, la verità dove c'è l'errore, la fede dove c'è il dubbio, la speranza dove c'è la disperazione, la luce dove ci sono le ombre, e la gioia dove c'è la tristezza. Signore, fa che io cerchi di confortare e non di essere confortata, di capire, e non di essere capita, e di amare e non di essere amata, perché dimenticando se stessi ci si ritrova, perdonando si viene perdonati e morendo ci si risveglia alla vita eterna. Amen (Madre Teresa di Calcutta) |
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Signore,Gesù, ho fatto un sogno.
Camminavo con te, camminavamo lungo la riva uno accanto all'altro, tutti e due. Tu ed io. Avanzavamo sulla spiaggia lasciando l'impronta dei nostri passi sulla sabbia fine della riva gli occhi rivolti laggiù, all'orizzonte. Nel mio sogno all'improvviso pensai: ogni passo è un giorno di vita, ogni impronta un po' del cammino verso il fine cui Dio ci conduce. Poi guardai indietro: le tracce si perdevano lontano giorni colmi di ombra o di luce di cui il Signore si era preso cura. Tuttavia vidi che qui e là non c'era che una sola impronta; questo fatto strano mi turbò e il mio cuore fu preso dal timore. Progressivamente scoprii che il mistero di quest'assenza corrispondeva ai giorni cattivi, i più oscuri della mia esistenza. Giorni di angoscia e sofferenza, giorni in cui la prova mi aveva colpito, in cui la fiaccola della speranza improvvisamente per me si era spenta. Giorni in cui pieno di dubbio mi appoggiavo alla mia ragione, tutto era oscuro sulla mia strada, la notte avvolgeva il mio orizzonte. Allora, volgendomi, dissi: "Signore, tu che sei tutto Amore, non avevi forse promesso che saresti stato ogni giorno al mio fianco? Può essere che in quei momenti quando avevo tanto bisogno di te, può essere che in quei momenti Tu ti sia allontanato da me?" E il Signore mi rispose: "Amico, ho mantenuto la mia promessa, ogni giorno ti ho sostenuto e circondato con la mia tenerezza. Le tracce uniche, in verità, o figlio mio amatissimo, sono i giorni in cui ti ho portato, essendo tu troppo debole per camminare da solo". (Ademar de Barros) |
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