Ci sono verità "rivelate" e verità accertabili?

 

 

ma è proprio cosi?

 

 

Da una parte ci sarebbe la ragione "pura", quella neutrale delle scienze naturali-sperimentali

Dall'altra le dottrine e i precetti che vanno accettate "d'autorità" in quanto "soprannaturali".

Siccome non si voleva accettare questa divisione si è ricorsi alla "dimostrazione teologica" per arrivare a dimostrare la "convenienza" o la corrispondenza interiore della verità di fede (soprannaturale) con la verità di ragione (naturale).

Ma, in questo modo, non occorre sempre rincorrere la ragione?

 

E se, invece, l'approccio fosse diverso?

Esistono modalità diverse di "evidenza" a cui corrispondono conoscenze diverse:

  • all'evidenza di tipo logico (propria per es. della matematica) corrsisponde un sapere che ha la forma del ragionamento concettuale;
  • all'evidenza di tipo empirico (propria per es. di un fenomeno fisico) corrisponde un sapere connotato dal procedimento sperimentale;
  • all'evidenza di tipo simbolico (propria della realtà dei significati e dei valori) corrisponde un sapere che presenta la forma di un riconoscimento interpretativo.

L'evidenza simbolica chiede di "mettere insieme" l'intenzione di ciò che si manifesta e l'interpretazione del destinatario della manifestazione; in altre parole, esige la presa di posizione della libertà a cui è destinata. La verità-dell'uomo, che riguarda l'ordine dei significati e dei valori, non potrà avere altra evidenza se non quella di tipo simbolico.

"Io so che tu mi ami" non ha una forma logica nè sperimentale, eppure esprime una forma di sapere, cui corrisponde una evidenza... Si potrebbe dire che ha una logica ternaria: mette insieme intenzione, interpretazione e libertà... Una logica difficile da accettare? Buttiamo via qualsiasi atto di amore perchè non appartiene alla "logica tradizionale"? Oppure cerchiamo di viverlo e proprio vivendolo comprenderemo?

Gesù di Nazaret promette a chi accetta di seguire la strada da lui indicata di fargli incontrare e accogliere la verità che fa vivere...

Detto in altre parole: la verità dell'evangelo può essere adeguatamente conosciuta solo a condizione che venga autenticamente vissuta...

E, visto che riguarda la vita, rimane tutto lo spazio della nostra libertà, della decisione personale...

 
(liberamente estratto dalla relazione del Prof. Duilio Albarello)