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In generale...
di Amministratore Utente - lunedì, 31 gennaio 2011, 16:37
  Spunti di riflessione
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Contributo di AnnaMaria Miraldi
di Amministratore Utente - lunedì, 31 gennaio 2011, 17:31
 

(Le pag. si riferiscono all’Ed. LDC del Documento)

- paragrafo 13 (pag. 68) - Paolo VI parla di arte sovrana di educare

- par. 30 (pag. 93)

siamo alle soglie di un tempo opportuno per nuovi inizi.

Occorre però ravvivare ilcoraggio,

anzi, la passione per l’educare

- par. 34 (pag. 99-100)

va riconosciuto e apprezzato il lavoro straordinario di numerosi insegnanti,animatori e catechisti,

ma si avverte il bisogno di suscitare e sostenere una nuova generazione di cristiani

che si dedichi all’opera educativa,

capace di assumere come scelta di vita la passione per i ragazzi e per i giovani, disposta a far loroproposte esigenti anche controcorrente.

Da dove attingere ?

- par. 19 (pag. 77)

Nel libro del Siracide Dio appare come educatore

attraverso la mediazione degli uomini

- par. 25 (pag. 85)

In Gesù, maestro di verità e di vita che ci raggiunge nella forza dello Spirito,

noi siamo coinvolti nell’operae ducatrice del Padre

e siamo generati come uomini nuovi,

capaci di stabilire relazioni vere con ogni persona.

Nella“DEUS CARITAS EST” al paragrafo 13, a conferma, troviamo:

con l’Eucaristia…noi non riceviamo soltanto in modo statico il LOGOS INCARNATO,

ma veniamo coinvolti nella dinamica della sua donazione.

Leggiamo la realtà che ci tocca più da vicino in quanto Consulta, soprattutto come ”modello”.

- par. 43 (pag. 112)

Nelle diocesi (e nelle parrocchie ? ) sono attive tante aggregazioni ecclesiali (laicali),

esperienze significative per l’azione educativa

che richiedono di essere sostenute e coordinate…

- par. 45 (pag. 113)

Una particolare attenzione va riservata agli Istituti di vita consacrata che per carisma specifico si dedicano espressamente a compiti educativi…con un servizio pedagogico ricco di amore.

Per valorizzarne la presenza sul territorio,

occorre percorrere vie di più stretta collaborazione e intesa con le Chiese locali.

- par. 46 (pag. 114)

La SCUOLA sitrova oggi ad affrontare una sfida molto complessa…

Consapevole di ciò, la comunità cristiana vuole intensificare la collaborazione permanente con le istituzioni scolastiche attraverso i cristiani che vi operano….

mettendo in atto un’adeguata ed efficace pastorale della scuola e dell’educazione.

- par. 47 (pag.115-116)

Il docente di religione cattolica…rappresenta – in quanto figura competente e qualificata – unaforma di servizio della comunità ecclesiale all’istituzione scolastica. Grazie alla presenza di questo insegnamento la scuola e la società si arricchiscono di veri laboratori di cultura e di umanità.

- par. 48 (pag. 116-117)

La scuola cattolica e i centri di formazione professionale fanno parte a pieno titolo delsistema nazionale di istruzione e formazione…Il confronto e la collaborazione a pari titolo fra istituti pubblici,statali e non statali, possono contribuire efficacemente a rendere più agile edinamico l’intero sistema scolastico.-

- par. 51 (pag. 120 -121 – 122)

Il modo di usare la tecnologia digitale e i processi mediatici è il fattore che decide quale valenza morale possano avere. L’impegno educativo sul versante della nuova cultura mediatica dovrà costituire negli anni a venire un ambito privilegiato per la missione della chiesa.

Indicazioni per la progettazione pastorale

- par. 53 (pag. 124)

Costante opera di discernimento,realisticamente calibrato sull’esistente, volto a mettere in luce le risorse ele esperienze positive su cui far leva

- par. 54 b (pag. 127 – 128 -132)

Merita particolare rilievo l’educazionealla vita affettiva, a partire dai più piccoli.. E’ urgente contrastare il diffuso analfabetismo affettivo.

La comunità cristiana è chiamata a valorizzare le potenzialità educative dell’associazionismo legato alle professioni…perun rilancio della vocazione educativa…

- par. 54 c (pag. 150 – 151 -152)

La ricerca di sinergie e alleanze educative conduce famiglia,comunità ecclesiale e società a:

- valorizzare gli organismi deputati alla partecipazione,

- promuovere il dialogo, l’incontro e la collaborazione,

- attivare e sostenere iniziative di formazione su progetti condivisi,

- considerare decisivi per realizzare concrete modalità di alleanza educativa le molteplici esperienze e forme aggregative di scuola e territorio,

- formare nuove figure educative,

- curarela formazione permanente degli adulti e delle famiglie,

- sviluppare una pastorale integrata e missionaria, in particolare negli ambiti di frontiera dell’educazione,

favorire un rinnovato impegno di tutti sulla questione educativa, attraverso un ampio dibattito e confronto.

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Risposta di Teresio Fraire:
di Amministratore Utente - lunedì, 31 gennaio 2011, 17:23
 

Gli spunti offerti potrebbero essere un primo abbozzo per lasintesi auspicata, da redigere e da inviare ai membri della commissione per leopportune integrazioni/modifiche e infine all’Arcivescovo prima dellapubblicazione e della diffusione che dovrà essere capillare e occasione diincontri di sensibilizzazione e di approfondimento.

TeresioFraire

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Contributi da membri della Consulta di Pastorale scolastica
di Amministratore Utente - venerdì, 4 febbraio 2011, 19:12
 

AGE e ASE – Mariuccia Valente e Liliana Annovazzi –Capitolo 5

- pag.132: Una delle priorità è la promozione di un ampio dibattito e di un proficuo confronto sulla questione educativa anchenella società civile…

-

Bianca Maria MoschellaCapitolo 4

- pg.101: Nella Chiesa unità non significa uniformità, ma comunione di ricchezzepersonali…

- pg.102: La complessità dell’azione educativa sollecita i cristiani ad adoperarsiin ogni modo affinché si realizzi un’alleanzaeducativa tra tutti coloro che hanno responsabilità in questo delicato ambitodella vita sociale ed ecclesiale…

FIDAE – Suor Anna Maria Cia - Capitolo1:

- pg.63: E’ essenziale per la persona umanail fatto che diventa se stessa solo dall’altro, l’io…è creato per il dialogo,per la comunione…

- pg.66-67: Il dialogo richiede una significativa presenza reciproca e ladisponibilità di tempo…, figure adulte capaci di testimoniare ragioni di vitache suscitino amore e dedizione…

FONDAZIONE AGAPE – Juri Nervo - Capitolo4

- pg.117: La scuola cattolica costituisce una grande risorsa per il paese. In quantoparte integrante della missione ecclesiale, essa va promossa e sostenuta nellediocesi e nelle parrocchie, superando forme di estraneità o di indifferenza…

-

GIORNALI CATTOLICI – Lara Reale - Capitolo 5:

- pg.129: La Chiesa esiste per comunicare…Un aspetto particolarmente importante èl’educazione alla comunicazione, mediante la conoscenza, la fruizione critica ela gestione dei media.

-

MPV – Marinella Geuna e Maria Adele Baudo – Capitolo 5

- pg.127: Tra i processi di accompagnamento alla costruzione dell’identitàpersonale, merita particolare rilievo l’educazione alla vita affettiva…E’ urgente accompagnare i giovani nella scopertadella loro vocazione con una proposta che sappia presentare e motivare labellezza dell’insegnamento evangelico sull’amore e sulla sessualità umana,contrastando il diffuso analfabetismo affettivo.

-

MPV – Valter Boero– Capitolo 4

- pg.104: C’è un’impronta educativa che la famiglia sola può dare e che rimane neltempo.

- pg.106: La famiglia va amata, sostenuta e resa protagonista attiva dell’educazione non solo per i figli, ma perl’intera comunità

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Contributo di Marisa Tucci - esperto di arte
di Amministratore Utente - lunedì, 14 febbraio 2011, 07:24
  Colgo nell'insieme del documento prima di tutto l'ansia riversata nella Chiesa dal Cuore stesso di Dio per la storia umana pienamente amata e totalmente richiamata a raggiungere il suo vero destino, così com'è oggi.

Sulla copertina del testo vedo idealmente in sovrimpressione l'immagine del buon Samaritano, figura china sull'umanità nei tanti modi ferita e bisognosa di cura efficace.
I motivi dell'indispensabile intervento "non puramente funzionale e frammentario" che fa appello all'intero popolo cristiano, nascono dall'Amore:

- capire la storia con tutti i suoi nodi irrisolti

- entrare con la stessa "compassione di Gesù" in diretta relazione con la persona per aiutarla a riconoscere il desiderio più profondo che tiene in sé "secondo il progetto di Dio"

- "prendersi cura" - come è naturale per i genitori - delle persone affidate, avvertendo quanto sia presente in ciascuna il bisogno di ricevere un vero servizio di orientamento alle scelte della vita. "La tradizione cristiana" così ricca di santità, appartiene all'esperienza di oggi. La potenza della profezia e l'esercizio della misericordia non sono scadute. Cambiano i linguaggi, restano i contenuti : vita salvata - comunione con Dio - frutti di benevolenza fraterna.

- Fare "alleanza educativa".

Nel doc. è detto che "sui bambini pesano messaggi e stimoli pensati dai grandi"
Lo trovo molto vero e inquietante.
Chi sono questi "grandi"?
- Le grandi catene industriali?
- Le ideologie che passano attraverso il consumo dei prodotti in vetrina, seducenti?
- I messaggi subliminali, attraverso le pubblicità giganti?
- Anche il museo, che offre educazione, attraverso la fruizione dell'opera d'arte, nella versione laboratorio creativo o nella versione più coinvolgente di gruppo allargato: ragazzi-famiglie-insegnanti-società, comunicato mediante il prodotto installato?

La Galleria d'Arte Moderna ha investito nella sede di Torino grandi risorse e notevole impegno progettuale, creando ambienti rinnovati e accoglienti, operando scelte mirate a valorizzare al massimo la struttura allo scopo di creare un ambiente educativo. La scelta di personale qualificato e di mezzi didattici adeguati al progetto intitolato: "Gam Education" con linee guida e attività destinate per la scuola primaria e dell'infanzia, per la scuola secondaria di 1° e 2° grado, per studenti delle superiori, per gruppi di persone diversamente abili, per le famiglie e per la formazione permanente.

Nel progetto si parla di formazione alla "piena realizzazione di sé ", della "maturità di crescita", della conoscenza della "personale identità".
Si parla di apertura e di collaborazione con soggetti diversi...

Quanto sarà possibile entrare in dialogo reale affinché "i messaggi veicolati dai grandi" siano veramente rispettosi della libertà dei piccoli?

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PROVIAMO STUPORE

Provo stupore per il volto sorridente che mi rivela Dio e mi impressiona di più del Suo Stesso, che non vedo ancora . So che questa è una enormità da creatura continuamente purificabile, ma sono consolata quando mi metto accanto al Suo cuore che mi sussurra : “Mostrami il tuo volto, fammi sentire la tua voce “ (Cantico dei Cantici). Capisco che, se Dio mi chiede questo per la Sua gioia, si mette sul mio piano e attraverso il volto umano vuole farsi trovare!
Com’è pratica la Tua gloria!- mi viene da esclamare.
Proviamo stupore. Stupore che ha inizio fin da subito, in quel laboratorio creativo specialissimo che è la nostra anima ; lì Dio vi lavora per manifestare la Sua “perla”.

Quando il piccolo prato gelato dal freddo dell’inverno, improvvisamente fiorisce, è perché la natura ci aiuti a leggere con leggerezza nelle cose di Dio, quelle che si possono raccontare ai piccoli: l’idea di una terra pensata per essere giardino.
Eh, ci vogliono: geometri, botanici, artisti e poeti, ma dopo il sole, la pioggia e le stelle. Ma ancor prima ci vuole la terra e il mistero del seme, la vita con le sue radici profonde. E il vento favorevole che accarezza come la mano e libera dai parassiti, e il vento travolgente che sradica le infestazioni velenose.
La terra deve diventare quel giardino come è stato pensato e secondo il seme che è stato piantato.
Perché il seme non scompare quando è notte o quando la terra gela.
Poi viene il momento dello sboccio e si rivela la bellezza. Quante forme, grandezze, colori in armonia! Nel campo, uno accanto all’altro, cresciamo in armonia.

In una interessante riflessione di Giovanni Bollea, noto neuropsichiatra infantile, ricordato sulla Stampa del 6-02-2011, il giorno successivo alla sua morte, si legge: “Il principio è il sorriso”.
“Il dramma nasce – egli dice, - quando il bambino non è ascoltato, né seguito, o quando la madre ritarda nel prendere il bambino alla scuola materna. Al loro incontro, perciò, ci sarà di nuovo “quel” sorriso d’intesa. “Quel…” è il sorriso che nasce dopo il primo pianto, appena uscito dall’utero…
“Quel…” che nasce non dalla vista del volto della madre, ma dal suo profumo, rimarrà nella sua memoria per sempre”
Beh, viene da chiedersi, ancor prima di essere credenti: “Chi ci ha fatti così”?
Ogni cosa, ogni voce è un segno. Unito ad altri segni, nel nostro terreno fertilizzato dalla cura amorevole di altri, diventa germoglio che cresce, si fortifica, si rassicura.
Continua Bollea: “Il sorriso è quindi Amore. Il sorriso è stare con la madre, è conquistare qualcosa insegnatogli da lei, dalla quale gli giunge un segno di allegra approvazione. …Coinvolgerlo in modo positivo nella realtà quotidiana; ecco che l’elemento formativo darà felicità al bambino, se non lo avrete mai fatto sentire come un ordine”.

Vediamoci con Gesù tra la folla .
La folla Lo cerca per poterlo toccare ed essere guarita. Non da tutti sarà seguito fino alla meta, ma Gesù è lì per lasciarsi toccare e vuole farsi toccare perché li sta amando tutti come sono.
Questa è la “perla” da trovare per far sbocciare tutti i semi ancora nascosti!